Le novità legislative del mese: Maggio 2020

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SICUREZZA – Agenti Chimici

DIM 02/05/20 – Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro della salute del 2 maggio 2020 che recepisce la direttiva (UE) 2017/164 della Commissione del 31 gennaio 2017 con la quale è stato definito un quarto elenco di valori indicativi di esposizione professionale in attuazione della direttiva 98/24/CE del Consiglio e che modifica le direttive 91/322/CEE, 2000/39/CE e 2009/161/UE della Commissione

Sostituisce l’Allegato XXXVIII del D.Lgs. n. 81/08 s.m.i., riportando i nuovi valori indicativi di esposizione professionale per gli agenti chimici. Il Decreto recepisce tutti gli stessi valori limite della direttiva, meno il diclorometano e aggiunge la notazione “cute” anche per il Bisfenolo A e l’acido acrilico.

Si segnala inoltre che:

– sono riportati valori limite per nuove sostanze chimiche (manganese e comp., trinitrato di glicerolo, tetracloruro di carbonio, amitrolo, acido acetico, cianuro di idrogeno, cloruro di metilene, cloruro di vinilidene, ortosilicato di tetraetile, acido acrilico, nitroetano, difeniletere, 2-etilesan-1-olo, acroleina, formiato di metile, but-2-in-1,4-diolo, tetracloroetilene, acetato di etile, cianuro di sodio, cianuro di potassio, diacetile, monossido di carbonio, diidrossido di calcio, ossido di calcio, anidride solforosa, idruro di litio, monossido di azoto, biossido di azoto, terfenile idrogenato)

– modifica i precedenti valori limite di esposizione professionale per 1,4-diclorobenzene e bisfenolo A

– individua la possibilità di assorbimento significativo attraverso la pelle per diverse sostanze (riportata nell’ultima colonna “notazione”);

– è raccomandato, per l’acido acrilico, un valore limite di esposizione a breve termine in relazione a un periodo di riferimento di un minuto.

Il datore di lavoro, nella valutazione del rischio “chimico” (art. 223 del Dlgs 81/08), dovrà prendere in considerazione i nuovi valori limite di esposizione professionale relativi alle sostanze elencate in Allegato XXXVIII.

 

AMBIENTE – Trasporti – Mobility Manager

DL n. 34 del 19/05/20 – Decreto-legge recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 (c.d. Decreto Rilancio)

L’art. 229 ha introdotto nuove misure per incentivare la mobilità sostenibile. In particolare, al fine di favorire il decongestionamento del traffico nelle aree urbane mediante la riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato, il decreto ha disposto che le imprese con singole unità locali con più di 100 dipendenti, ubicate in un capoluogo di Regione o di Provincia, in una Città Metropolitana, o in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti, siano tenute a redigere, entro il 31 dicembre di ogni anno, un piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) del proprio personale dipendente. A tal fine deve essere nominato un Mobility Manager con funzioni di supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile.

Il Mobility Manager ha il compito di promuovere, oltre l’adozione del PSCL, la realizzazione di interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità del personale, al fine di consentire, tramite l’attuazione di interventi di mobilità sostenibile, la riduzione strutturale e permanente dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare nelle aree urbane e metropolitane.

Gli obblighi della nomina del Mobility Manager e dell’adozione di un PSCL erano già previsti dal DI del 27/03/98 ma, fino ad ora, riguardavano le sole imprese con singole unità locali con più di 300 dipendenti e le imprese con complessivamente oltre 800 dipendenti, ubicate nei comuni ritenuti a rischio di inquinamento atmosferico.

 

SICUREZZA – Tutela particolari categorie

DL n. 34 del 19/05/20 – Decreto-legge recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 (c.d. Decreto Rilancio)

All’art. 83, stabilisce che, per garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività produttive e commerciali in relazione al rischio di contagio da virus SARS-CoV-2, fino alla data di cessazione dello stato di emergenza per rischio sanitario sul territorio nazionale, i datori di lavoro pubblici e privati assicurano la sorveglianza sanitaria eccezionale dei lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio, in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, anche da patologia COVID-19, o da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o comunque da comorbilità che possono caratterizzare una maggiore rischiosità.

 

 


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