Posts Taged niosh

Nuova UNI ISO 11228-1:2022 sui compiti di sollevamento e trasporto: rischi ed opportunità.

Nuova UNI ISO 11228-1:2022 sui compiti di sollevamento e trasporto: rischi ed opportunità.

Ad ottobre del 2022 è stata pubblicata la nuova versione della norma tecnica UNI ISO 11228-1 sulla valutazione dei compiti di sollevamento e trasporto.

Ricordando che il D. Lgs. 81/08 dedica a questo fattore di rischio il Titolo VI e l’Allegato XXXIII, che richiama espressamente le Norme della serie ISO 11228 come riferimento tecnico per la corretta valutazione del rischio, esaminiamo nell’approfondimento in allegato le novità introdotte dalla nuova versione della parte 1.

ASATECNO S.r.l. è una Società certificata ISO 9001 per questa valutazione dei rischi.

Read More

Patologie connesse alla movimentazione manuale dei carichi: il nemico del terzo millennio.

Nel settore industriale si riducono gli infortuni connessi all’uso delle macchine e attrezzature di lavoro ma aumentano le malattie professionali; eppure in molte aziende è ancora assente una corretta valutazione del rischio.

È certamente intuibile da chiunque che dopo 30 anni di “Direttiva Macchine” (a partire dalla primissima Dir. 89/392/CEE), e complice il progressivo avanzamento dell’età pensionabile, il risultato sia di ritrovarci oggi con una popolazione lavorativa mediamente più anziana che interagisce con macchinari intrinsecamente più sicuri.

Le conseguenze sono ovvie: nel comparto industria si riducono gli infortuni per ore lavorate ed aumentano le denunce di malattia professionale. In altre parole i lavoratori, anziché infortunarsi, invecchiano ed hanno una maggior probabilità di sviluppare una patologia connessa al lavoro.

Patologie che, a differenza dell’infortunio che è immediatamente riscontrabile, intervengono mediante un meccanismo di lento accumulo nel tempo.

Dal Rapporto INAIL pubblicato a gennaio 2020 (https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-dati-inail-2020-gennaio.pdf) si apprende che le denunce di malattia professionale protocollate nel 2019 sono state 61.310; ben 1.725 in più rispetto allo stesso periodo del 2018 (+2,9%).

Le patologie denunciate sono aumentate solo nella gestione Industria e servizi, da 47.424 a 49.378 (+4,1%), mentre sono diminuite in Agricoltura, da 11.491 a 11.294 (-1,7%), e nel Conto Stato, da 670 a 638 (-4,8%).

Nella gestione industria e servizi è concentrato l’80,6% delle patologie denunciate nel 2019, seguita dall’Agricoltura (18,6%) e dal conto Stato (1,0%).

In ottica di genere, le denunce di malattia professionale sono state 648 in più per le lavoratrici, da 16.006 a 16.654, (+4,0%), e 1.077 in più per i lavoratori, da 43.579 a 44.656 (+2,5%); oltre un quarto dei casi è denunciato dalle donne.

In crescita sia le denunce dei lavoratori italiani (il 93% del totale), che sono passate da 55.659 a 56.993 (+2,4%), sia quelle dei comunitari, da 1.246 a 1.452 (+16,5%), ed extracomunitari, da 2.680 a 2.865 (+6,9%).

Ma quali sono le malattie professionali più ricorrenti?

Guarda caso si tratta delle patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (38.492 casi); seguono quelle del sistema nervoso (6.678, con una prevalenza della sindrome del tunnel carpale) e infine dell’orecchio (4.311). Queste malattie rappresentano quasi il 90% del totale dei casi denunciati all’Inail.

Risulta pertanto curioso come ciò nonostante, nel mondo produttivo continui a destare enorme attenzione il rischio di sviluppare un’ipoacusia, quando i dati smentiscono tale priorità: le denunce di malattia professionale a carico del distretto rachide/spalla/braccio/mano superano di oltre 10 volte quelle presentate per danni all’udito.

Eppure oggigiorno è difficile entrare in un’industria produttiva e non trovare una valutazione di esposizione al rumore, e spesso gli otoprotettori a disposizione dei lavoratori; per contro, invece, la valutazione dei rischi connessi con la movimentazione manuale dei carichi è molto molto datata, gravemente incompleta o, peggio, addirittura assente.

È quindi evidente che l’impresa attenta a tutelare in primis la salute dei lavoratori ed in secondo luogo gli interessi dell’Azienda, debba necessariamente procedere alla valutazione preventiva di questi rischi; valutazione che può essere condotta secondo le metodiche standardizzate delle norme ISO 11228-1-2-3 suggerite dal D.Lgs. 81/2008.

Approfondiamo insieme queste tematiche durante il corso di formazione organizzato da SKILLAB ed in partenza il 12/3/2020, valido anche per i crediti formativi di RSPP, ASPP e formatori. Il corso si pone l’obiettivo di fornire concretamente ai partecipanti le competenze e gli strumenti necessari a condurre efficacemente la valutazione.

https://www.skillab.it/corso/sa/notizia/1048/05-la-valutazione-dei-rischi-da-sovraccarico/

Paolo Settimelli
ASATECNO S.r.l.

Read More
Translate »