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Le novità legislative del mese: Settembre 2022 (chiusura redazionale 04.10.22)

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AMBIENTE/SICUREZZA – Prevenzione incendi

Nota ministeriale n. 12892 del 19/09/22 – Comunicazione di prossima pubblicazione di norme attinenti la prevenzione incendi

Comunica l’imminente pubblicazione del Decreto 15 settembre 2022 – Modifica al decreto 1° settembre 2021 recante “Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3, lettera a), punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.”

Il decreto in questione, oltre ad apportare alcune modifiche all’allegato II del Decreto Controlli, disporrà che quanto previsto all’art. 4 relativamente alla qualificazione dei tecnici manutentori entrerà in vigore a decorrere dal 25 settembre 2023.

 

DM del 15/09/22 – Modifiche al decreto 1° settembre 2021, recante: “Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3, lettera a), punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”

Considerate le difficoltà da più parti segnalate connesse alle modalità di qualificazione della figura del manutentore antincendio, di nuova istituzione rispetto al previgente quadro normativo, è stata ravvisata la necessità di rivedere la tempistica di entrata in vigore, posticipate al 25 settembre 2023, delle disposizioni contenute nell’art. 4 del decreto del Ministro dell’interno 1° settembre 2021.

 

AMBIENTE – VIA/VAS/IPPC

DL n. 115 del 09/08/22 – Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali

Introduce, ad opera dell’art. 33 del provvedimento, un nuovo procedimento autorizzatorio accelerato di competenza regionale (PAUAR) ex art. 27-ter del D.Lgs. 152/2006 (Codice ambientale).

Il “Procedimento autorizzatorio unico accelerato regionale per settori di rilevanza strategica”, composto da ben 14 commi, prevede il rilascio, da parte delle Regioni, del provvedimento autorizzatorio comprensivo dei provvedimenti di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) e di tutti i titoli abilitativi rilasciati per la realizzazione e l’esercizio del progetto, e fa riferimento alle «aree di interesse strategico nazionale per la realizzazione di piani […] che prevedano investimenti pubblici o privati anche cumulativamente pari a un importo non inferiore ad euro 400.000.000,00 relativi ai settori ritenuti di rilevanza strategica, caratterizzati da più elementi progettuali corrispondenti a diverse tipologie soggette a VIA o a verifica di assoggettabilità a VIA o, laddove necessario, a VAS (Valutazione Ambientale Strategica), rientranti in parte nella competenza statale e in parte nella competenza regionale».

 

SICUREZZA – D.P.I.

Guida UNI – Criteri di scelta ed uso dei DPI

La Guida UNI fornisce i riferimenti alle nuove e più aggiornate norme

tecniche UNI per ciascun dispositivo previsto dal DM 2 maggio 2001 e può essere utile anche per individuare e utilizzare correttamente tutti i dispositivi di protezione individuale non contemplati dal suddetto DM; in particolare contiene criteri per l’individuazione e l’uso di DPI relativi:

– alla protezione dell’udito;

– alla protezione delle vie respiratorie;

– alla protezione degli occhi (attraverso: filtri per saldatura e tecniche connesse, filtri per radiazioni ultraviolette, filtri per radiazioni infrarosse);

– a indumenti protettivi da agenti chimici.

 

AMBIENTE – Rifiuti e Imballaggi

Reg. CE n. 1616 del 15/09/22 – Regolamento (UE) 2022/1616 della Commissione del 15 settembre 2022 relativo ai materiali e agli oggetti di materia plastica riciclata destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e che abroga il regolamento (CE) n. 282/2008

Tale provvedimento, che si pone l’obiettivo di garantire che la plastica riciclata possa essere impiegata in sicurezza negli imballaggi alimentari e costituisce una specifica del regolamento 1935/2004/CE, disciplina:

 a) l’immissione sul mercato di materiali e oggetti di materia plastica che rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo 1, paragrafo 2, del regolamento (CE) n.1935/2004, contenenti materia plastica proveniente da rifiuti o fabbricata a partire da essi;

 b) lo sviluppo e il funzionamento di tecnologie, processi e impianti di riciclaggio (, per produrre materia plastica riciclata da utilizzare in detti materiali e oggetti di materia plastica;

 c) l’uso a contatto con i prodotti alimentari di materiali e oggetti di materia plastica riciclata e di materiali e oggetti di materia plastica destinati a essere riciclati.

Sarà istituito e consultabile dal pubblico un registro dell’Unione che comprende le tecnologie, i riciclatori, i processi di riciclaggio, gli schemi di riciclaggio e gli impianti di decontaminazione. Dal 10 luglio 2023 potranno essere immesse sul mercato solo materie plastiche contenenti plastica riciclata fabbricate in un’adeguata tecnologia di riciclo. Le tecnologie, individuate in allegato I, sono le seguenti:

– riciclo meccanico di PET post consumo (con autorizzazione dei singoli processi);

– riciclaggio da circuiti di prodotti che si trovano in una catena chiusa e controllata, cosiddetto “Closed-Loopf” (con l’uso di uno schema di riciclaggio).

 

Abroga e sostituisce il Regolamento 282/2008/CE ed entra in vigore il 10/10/22 (vincolante dal 10/07/23).

 


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Le novità legislative del mese: Settembre 2021 (chiusura redazionale 10/10/21)

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AMBIENTE/SICUREZZA – Prevenzione Incendi                 

DM del 01/09/21 – Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3, lettera a), punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

Introduce la figura del tecnico manutentore qualificato, in possesso di specifici requisiti tecnico-professionali. La qualificazione verrà rilasciata dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco ed avrà valenza nazionale. Il decreto contiene due allegati:

– Allegato I – Criteri generali per manutenzione, controllo periodico e sorveglianza di impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio,

– Allegato II – Qualificazione dei manutentori di impianti, attrezzature e altri

sistemi di sicurezza antincendio.

I soggetti che alla data di entrata in vigore del decreto svolgono attività di manutenzione da almeno 3 anni sono esonerati dalla frequenza del corso obbligatorio specificato nell’Allegato II e possono richiedere di essere sottoposti direttamente alla valutazione (VVFF).

Oltre ai controlli periodici il Decreto individua anche degli obblighi di “sorveglianza”, che consistono in controlli visivi atti a verificare, nel tempo che intercorre tra due controlli periodici, che gli impianti, le attrezzature e gli altri sistemi di sicurezza antincendio siano nelle normali condizioni operative, siano correttamente fruibili e non presentino danni materiali evidenti.

 

In vigore dal 25/09/22.

La sorveglianza potrà essere effettuata dai lavoratori normalmente presenti sul luogo di lavoro dopo aver ricevuto adeguate istruzioni.

 

DM del 02/09/21 – Criteri per la gestione dei luoghi di lavoro in esercizio ed in emergenza e caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3, lettera a), punto 4 e lettera b) del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

Stabilisce i criteri per la gestione dei luoghi di lavoro in esercizio ed in emergenza e le caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio. E’ costituito da cinque allegati:

  1. Gestione della sicurezza antincendio in esercizio.
  2. Gestione della sicurezza antincendio in emergenza.
  3. Corsi di formazione e aggiornamento antincendio per addetti al servizio antincendio; quest’ultimo sarà ogni cinque anni.
  4. Idoneità tecnica per addetti al servizio antincendio.
  5. Corsi di formazione e di aggiornamento dei docenti dei corsi antincendio.

La gestione dell’emergenza, così come il Piano di Emergenza, dovrà tenere conto della sicurezza durante le normali attività dell’azienda e in condizioni di emergenza reale. Il datore di lavoro non sarà obbligato a redigere il Piano di emergenza (pur dovendo adottare comunque misure organizzative e gestionali nell’eventualità di un incendio) in assenza di almeno una delle condizioni presenti nell’allegato II, ovvero:

– presenza di almeno 10 lavoratori;

– presenza di luoghi di lavoro aperti al pubblico e caratterizzati dalla presenza contemporanea di minimo 50 persone (lavoratori, pubblico, ecc.);

– presenza di luoghi di lavoro in allegato I al DPR n. 151 del 01/08/11, quindi soggetti a controllo da parte dei VV.F..

 

In vigore dal 04/09/22.

 

        

Circ. CNI n. 779/XIX del 09/09/21 – Emergenza epidemiologica COVID-19: aggiornamento sulla proroga delle scadenze in materia di sicurezza antincendio.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) aggiorna le proprie indicazioni circa le proroghe degli atti amministrativi in scadenza, con particolare riferimento alla disciplina della sicurezza antincendio, introdotte a seguito dell’approvazione del DL n. 105 del 23/07/21, con cui è stata ulteriormente prorogata al 31/12/21 la scadenza dello stato di emergenza epidemiologica COVID-19.

Tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni, segnalazioni certificate di inizio attività, attestati di rinnovo periodico di conformità antincendio e atti abilitativi comunque denominati, in scadenza tra il 31/01/20 e il 31/12/21, conservano la loro validità per i novanta giorni successivi alla data della dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza.

Sono comprese le scadenze dei quinquenni di riferimento per l’aggiornamento obbligatorio dei professionisti antincendio, la cui durata può essere differita a novanta giorni successivi alla data di cessazione dello stato di emergenza, quindi al 31/03/22.

Non potranno ovviamente beneficiare della proroga i quinquenni di riferimento con scadenza naturale successiva al 31/12/21.

 

SICUREZZA – Agenti Biologici                 

DL n. 127 del 21/09/21 – Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening.

Dal 15/10 e fino al 31/12/2021 rende obbligatorio il possesso del Green Pass in tutti i luoghi di lavoro pubblici, privati e negli uffici giudiziari. Destinatari dell’obbligo, ai fini dell’accesso, sono tutti i soggetti che svolgano a qualsiasi titolo la propria attività lavorativa, formativa o di volontariato, anche sulla base di contratti esterni (compresi i rapporti di collaborazione, di tirocinio, ecc.). Sono esclusi i soggetti esenti dalla campagna vaccinale su base di idonea certificazione medica (ved. Circ. Ministero Salute n. 35309 del 04/08/21). Le verifiche sul rispetto dell’obbligo nel settore privato sono a carico dei datori di lavoro di ciascuna azienda, nonché, in caso di accesso di lavoratori “esterni”, anche dei datori di lavoro di questi ultimi. Ciascun datore di lavoro dovrà definire entro il 15/10/21 le modalità organizzative delle verifiche, con la possibilità di effettuarle anche a campione, ma comunque, prioritariamente, al momento dell’accesso al luogo di lavoro, ove ciò sia possibile. Le persone incaricate delle verifiche e dell’accertamento delle eventuali violazioni dovranno essere individuate con atto formale. Le verifiche devono essere effettuate esclusivamente tramite specifica applicazione mobile denominata “Verifica C19”, che consente, nel rispetto della Privacy, di controllare l’autenticità, validità e integrità del certificato e non anche la causale di rilascio. La mancata verifica, nonché la mancata predisposizione delle modalità organizzative di verifica entro il 15/10/21, sono sanzionate in via amministrativa, da 400 a 1.000 euro. Per il mancato possesso comunicato dal lavoratore o accertato prima dell’accesso al luogo di lavoro, è previsto che i lavoratori siano considerati assenti ingiustificati fino all’eventuale, successiva esibizione del Green Pass e comunque non oltre il 31/12/21, senza retribuzione ma senza conseguenze sul piano disciplinare e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per le imprese con meno di 15 dipendenti è prevista, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, la possibilità di sospendere il lavoratore per un periodo di durata pari a quella del contratto di lavoro stipulato per la sua sostituzione, comunque non superiore a 10 gg rinnovabili una sola volta, entro il 31/12/21. Per i lavoratori trovati privi di Green Pass all’interno del luogo di lavoro, è prevista la sanzione amministrativa da 600 a 1.500 euro. La norma non dispone espressamente, per questa casistica, che i lavoratori siano considerati assenti ingiustificati senza diritto alla retribuzione, ma precisa che, in aggiunta alla sanzione amministrativa, si applicano le conseguenze disciplinari “secondo i rispettivi ordinamenti di settore”.

 

In vigore dal 22/09/21.

Il possesso del Green Pass in tutti gli ambiti lavorativi non è da intendersi come alternativo alle misure di contenimento già previste dal Protocollo d’intesa Governo/Parti sociali del 6 aprile 2021, la cui validità rimane ferma fino ad eventuale, diversa disposizione normativa.

Conferma in 48 ore la validità del Green Pass rilasciato per esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, peraltro con la precisazione che sono ammessi a tal fine anche i test molecolari su campione salivare. Dal momento che il possesso del Green Pass è un obbligo di legge posto espressamente ed esclusivamente a carico del lavoratore, il relativo onere economico, a prezzi calmierati o meno, non può fondatamente essere accollato al datore di lavoro, sul quale incombe il diverso obbligo di verifica.

 

DL n. 139 del 08/10/21 – Disposizioni urgenti per l’accesso alle attività culturali, sportive e ricreative, nonché per l’organizzazione di pubbliche amministrazioni e in materia di protezione dei dati personali.

Prevede una modifica relativa alla richiesta anticipata dei certificati verdi ai lavoratori. Prevede che, in caso di richiesta da parte del datore di lavoro, derivante da specifiche esigenze organizzative volte a garantire l’efficace programmazione del lavoro, i lavoratori siano tenuti a rendere le informazioni relative al possesso delle certificazioni verdi COVID-19 con un preavviso necessario a soddisfare le predette esigenze organizzative.

 

AMBIENTE – Rifiuti e imballaggi                 

Decisione CEE/CEEA/CECA n. 1752 del 01/10/21 – Modalità di applicazione della direttiva (UE) 2019/904 (c.d. “Direttiva SUP – Single Use Plastics”, che, nell’ottica di riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, “mette al bando” gli oggetti usa e getta).

Fissa le regole sul calcolo, la verifica e la comunicazione dei dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti di bottiglie di plastica monouso per bevande. Ha ad oggetto i rifiuti di bottiglie monouso – ossia bottiglie per bevande con una capacità fino a tre litri, ex parte F dell’Allegato della Direttiva SUP – indica le metodologie per: calcolare e comunicare la quantità di rifiuti di bottiglie monouso raccolti separatamente (art. 1); determinare il peso delle bottiglie monouso immesse sul mercato (art. 2); calcolare il peso dei rifiuti di bottiglie monouso raccolti come rifiuti urbani indifferenziati o dispersi (art. 3); la raccolta e comunicazione dei dati (art. 4). Negli allegati, infine, sono previsti i formati con cui gli Stati dovranno comunicare i dati sui rifiuti in questione e le formule per il calcolo dei quantitativi raccolti.

 

DD (Lombardia) n. 12584 del 23/09/21 – Approvazione indicazioni relative all’applicazione dell’art. 184-ter a seguito delle modifiche apportate con d.l. n. 77/2021 e legge di conversione n. 108 del 28 luglio 2021.

La Regione Lombardia ha fornito le indicazioni sulle autorizzazioni End of Waste, nonché indicazioni sulle modalità di coinvolgimento di ARPA e di rilascio del parere, al fine di:

− assicurare standard elevati ed omogenei sul territorio di tutela dell’ambiente e della salute nell’applicazione dei criteri generali stabiliti dell’art. 184-ter del D.L.vo n. 152/2006;

− fornire supporto alle Autorità competenti e favorire la semplificazione dei procedimenti;

− dare un quadro di riferimento certo e comune agli operatori, al fine di favorire una gestione dei rifiuti maggiormente circolare con la piena applicazione della cessazione della qualifica di rifiuto.

In Allegato B è inoltre stato fornito il modello di dichiarazione di conformità per i prodotti derivanti dagli impianti di recupero che realizzano la cessazione della qualifica di rifiuto.

 

AMBIENTE – Emissioni in atmosfera                 

LR (Basilicata) n. 39 del 23/09/21 – Norme per la prevenzione e la limitazione delle emissioni odorigene.

Si applica:

– ai nuovi impianti/attività, a condizione che siano soggetti all’autorizzazione concernente le emissioni in atmosfera, all’autorizzazione alla Gestione dei Rifiuti ed alla valutazione d’impatto ambientale o alla verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (screening);

– a tutti gli impianti/attività esistenti, nei casi di: modifiche o estensioni dei progetti relative ad impianti già autorizzati, realizzati o in fase di realizzazione, ove tali modifiche o estensioni comportino una variazione significativa del quadro emissivo odorigeno e ripetute segnalazioni di odori, non ascrivibili solamente ad imprevedibili episodi di malfunzionamento o di anomalie impiantistiche o gestionali;

– ad impianti/attività, qualora l’Autorità Competente ritenga necessario e urgente riesaminare l’autorizzazione a seguito di ripetute segnalazioni di odori.

 

In vigore dal 25/09/21.

 

 


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Le novità legislative del mese: Marzo 2020

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AMBIENTE e SICUREZZA – Agenti Chimici

DM 17/01/20 – Attuazione delle direttive delegate della Commissione europea 2019/169/UE, 2019/170/UE, 2019/171/UE, 2019/172/UE, 2019/173/UE, 2019/174/UE, 2019/175/UE, 2019/176/UE e 2019/177/UE del 16 novembre 2018 di modifica dell’allegato III della direttiva 2011/65/CE sulla restrizione di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (RoHS II)

Modifica dell’allegato III del D.Lgs. n. 27 del 04/03/14 sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Le disposizioni prevedono l’introduzione di deroghe al divieto, come ad esempio per il cadmio, e delle deroghe all’uso del piombo in alcuni prodotti.

In vigore dal 01/03/2020.

 

SICUREZZA – Sicurezza e igiene personale

Protocollo 14/03/20 – Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro

Stipulato tra sindacati e imprese ha come obiettivi la tutela della salute e della sicurezza delle persone che lavorano all’interno delle aziende e quello di garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro. A tal fine vengono fornite indicazioni operative dirette a incrementare l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l’epidemia di COVID-19 negli ambienti di lavoro non sanitari. La prosecuzione delle attività produttive può essere garantita solo in presenza di condizioni che assicurino ai lavoratori adeguati livelli di protezione e le aziende dovranno intervenire in tal senso per la messa in sicurezza del luogo di lavoro. In sintesi, vanno favoriti gli orari di ingresso e uscita scaglionati, va disposta la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o in cui si può operare in smart working. Quanto alle riunioni, se non si può ricorrere ai collegamenti a distanza, la partecipazione va ridotta al minimo, rispettando la distanza tra i dipendenti e garantendo un’adeguata aerazione dei locali.

Richiamato il D.P.C.M. 11 marzo 2020, il protocollo si articola in 13 punti:

1-INFORMAZIONE

2-MODALITÀ’ DI INGRESSO IN AZIENDA

3-MODALITÀ’ DI ACCESSO DEI FORNITORI ESTERNI

4-PULIZIA E SANIFICAZIONE IN AZIENDA

5-PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI

6-DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

7-GESTIONE SPAZI COMUNI (MENSA, SPOGLIATOI, AREE FUMATORI,DISTRIBUTORI DI BEVANDE E/O SNACK…)

8-ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (TURNAZIONE, TRASFERTE E SMART WORK, RIMODULAZIONE DEI LIVELLI PRODUTTIVI)

9- GESTIONE ENTRATA E USCITA DEI DIPENDENTI

10-SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, EVENTI INTERNI E FORMAZIONE

11-GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN AZIENDA

12-SORVEGLIANZA SANITARIA/MEDICO COMPETENTE/RLS

13-AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE

 

SICUREZZA – D.P.I.

DL n. 18 del 17/03/20 – Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 c.d. “Cura Italia”

Utilizzo DPI: Per contenere il diffondersi del virus COVID-19, fino al termine dello stato di emergenza, sull’intero territorio nazionale, per i lavoratori che nello svolgimento della loro attività sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro, sono considerati dispositivi di protezione individuale (DPI), le mascherine chirurgiche reperibili in commercio. Fino al termine dello stato di emergenza, gli individui presenti sull’intero territorio nazionale sono autorizzati all’utilizzo di mascherine filtranti prive del marchio CE e prodotte in deroga alle vigenti norme sull’immissione in commercio.

 

AMBIENTE – Rifiuti e imballaggi

DL n. 18 del 17/03/20 – Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 c.d. “Cura Italia”

Proroga al 30 giugno 2020 i seguenti termini di:

– Presentazione del modello unico di dichiarazione ambientale (MUD).

– Presentazione della comunicazione annuale dei dati relativi alle pile e accumulatori immessi sul mercato nazionale nell’anno precedente, nonché trasmissione dei dati relativi alla raccolta e al riciclaggio dei rifiuti di pile e accumulatori portatili, industriali e per veicoli.

– Versamento del diritto annuale di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali.

 

AMBIENTE – A.I.A.

DD (Lombardia) n. 3430 del 17/03/20 – Misure temporanee e urgenti inerenti taluni adempimenti previsti in materia di autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.) ai sensi della parte II del D.Lgs. 152/06

In considerazione delle misure urgenti adottate a livello nazionale per contrastare e contenere la diffusione del virus COVID – 19 nel territorio di Regione Lombardia, sono state approvate le seguenti misure temporanee volte a semplificare taluni adempimenti in capo ai Gestori delle installazioni A.I.A:

– differimento al 31 ottobre 2020 del termine per adempiere alla comunicazione, mediante ’inserimento nell’applicativo «AIDA», dei dati sui controlli alle emissioni eseguiti secondo le prescrizioni delle A.I.A. nel corso dell’anno solare 2019;

– sospensione sino al 31 ottobre 2020 dell’obbligo di compilazione dell’applicativo di Regione Lombardia ‘Modulistica IPPC on line’ in occasione della presentazione di istanze per il rilascio, riesame o modifica delle A.I.A.;

– sospensione fino al 30 aprile 2020 (salvo ulteriori disposizioni nazionali o regionali di carattere emergenziale) degli adempimenti sui controlli delle emissioni previsti dai Piani di monitoraggio delle A.I.A. con particolare riferimento a quelli effettuati mediante ricorso a personale di società specializzate esterne.

 

AMBIENTE e SICUREZZA – Prevenzione Incendi

DM del 10/03/20 – Disposizioni di prevenzione incendi per gli impianti di climatizzazione inseriti nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi

Nuove disposizioni tecniche di prevenzione incendi riguardanti gli impianti di climatizzazione inseriti nelle attività, sia nuove che esistenti, soggette ai controlli di prevenzione incendi. Tali disposizioni si applicano alla progettazione, costruzione, esercizio e manutenzione degli impianti suddetti.

Prevede che, ai fini dell’applicazione delle disposizioni tecniche di prevenzione incendi, “laddove è prescritto l’utilizzo di fluidi frigorigeni non infiammabili o non infiammabili e non tossici, è ammesso anche l’impiego di fluidi classificati A1 o A2L secondo la norma ISO 817 «Refrigerants – designations and safety classification» o norma equivalente, fermo restando la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti a regola dell’arte”.

La documentazione relativa alla dichiarazione di conformità di tali impianti dovrà essere comprensiva del manuale d’uso e manutenzione. Quest’ultimo deve essere redatto in lingua italiana a cura dell’impresa di installazione dell’impianto di climatizzazione e condizionamento, in accordo alle previsioni delle norme tecniche applicabili, tenendo conto dei dati forniti dai fabbricanti dei componenti installati e contiene il piano dei controlli, delle verifiche e delle operazioni di manutenzione.

In vigore 90 giorni dopo la data di pubblicazione  nella Gazzetta ufficiale.

 

AMBIENTE – Rifiuti e imballaggi

Nota (Piemonte) classificazione n. 1.60.40 – Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità COVID-19 n. 3/2020 per la gestione dei rifiuti urbani in relazione all’emergenza. Indicazioni regionali sui DPI utilizzati all’interno delle attività economiche produttive

La Regione Piemonte, a partire dalle considerazioni contenute nel rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) “COVID-19 n. 3/2020” e, in considerazione della grave situazione di emergenza in essere, ha ritenuto necessario precisare che anche i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) utilizzati all’interno di attività economiche produttive, per la tutela da COVID-19, quali mascherine e guanti, devono essere assimilati agli urbani ed in particolare devono essere conferiti nel rifiuto indifferenziato al fine della raccolta da parte del soggetto gestore del servizio rifiuti.

 


 

Si ricordano, infine, le seguenti proroghe, a seguito dell’emergenza COVID-19:

  • L’INPS con il Messaggio n. 1374 del 25 marzo 2020 ha chiarito che i DURC (documenti di regolarità contributiva) con termine compreso tra 31 gennaio e 15 aprile conservano validità fino al 15 giugno 2020.
  • Il rinnovo delle certificazioni gas serra FGas delle imprese e delle persone fisiche, in scadenza tra il 31/1/2020 e 15/4/2020, è prorogato fino al 15 giugno 2020 (Ministero dell’Ambiente circolare del 23/3/2020).
  • Proroga al 15 aprile 2020 per la rendicontazione dei risparmi di energia normalizzati conseguiti rispetto all’anno precedente (comunicazione prevista dall’art. 7 comma 8 del D.Lgs. 102/2014 con scadenza ordinaria annuale al 31 marzo)



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